Se la vita è un viaggio, il mio è iniziato in piccolo paesino del nord-est d’Italia
in un tempo in cui non esisteva il cellulare e nemmeno Internet.
Parlo ad alta voce, faccio colazione con caffè e brioches, pago ancora spesso in contanti.
Ma… se fossi cresciuta in un altro paese? Per esempio in Giappone? Probabilmente il mio palato sarebbe soddisfatto mangiando alghe e salmone al mattino, probabilmente non mi permetterei di parlare al telefono nei luoghi pubblici,  sicuramente i contanti sarebbero sostituiti dalla carta di credito anche per pagare l’accesso al bagno di 50 cent.

Paese che vai usanze che trovi. Questo è il fascino del viaggio.

Provare a vivere, anche per brevissimo tempo, in un luogo dove tutto è diverso a partire dagli usi e costumi, dalla lingua, dai sistemi organizzativi della società ecc. è un’esperienza che apre gli occhi, che permette di vedere la vita da un’altra angolazione ma soprattutto di prendere consapevolezza della propria vita di tutti i giorni.

Stare fuori dalla zona di confort, buttarmi dentro una dimensione nuova, fatta di persone e ambienti che niente hanno a che fare con ciò che vivo nella quotidianità, è per me, energia pura che mi fa sentire ricca e fortunata.

Viaggiare è camminare verso l'orizzonte,
incontrare l'altro, conoscere, scoprire e tornare più ricchi
di quando si era iniziato il cammino. (L.S.)

IL VIAGGIO È SEMPRE UN'OCCASIONE PER

guardare con occhi diversi

allargare la visuale, scoprire nuovi orizzonti. Una cosa può avere più significati ed essere interpretata in diversi modi, tutti egualmente validi.

imparare

a conoscere culture diverse, adattarsi al nuovo contesto, rispettare e accettare le diversità, gli atteggiamenti delle persone, sapori e colori, suoni e odori, valori e ideali..

creare alternative

e “ricalcolare” il percorso quando è necessario. Una visuale elastica permette di puntare alla meta, tenendo conto della strada fatta e delle variabili che emergono strada facendo.