team vincente
Written by gessygey

Come si costruisce un team vincente?

Esistono delle caratteristiche oggettive che determinano un team vincente: obiettivi comuni, senso di appartenenza, coesione, serenità, team building.

Oltre ciò è necessario concentrarsi sui punti di forza del singolo. Solo in questo modo si potrà avere il massimo dal gruppo. “Ad ognuno il suo ruolo, in sinergia con quello degli altri”.

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Lavorare in team: da dove partire

Per lavorare con gli altri occorre prima di tutto saper stare con gli altri, anzi, saper stare bene con gli altri.

Stare bene con i colleghi e con loro conseguire diversi obiettivi è di fondamentale importanza per le aziende. Quando non c’è collaborazione con i colleghi o manca lo scambio di informazioni, il lavoro diventa più lungo, meno coerente ed omogeneo e di minore qualità.

Oggigiorno le aziende considerano il “saper lavorare in team” una vera e propria competenza e la valutano in termini di efficienza e di produttività.

Ma cosa si può fare affinché il lavoro in team sia veramente efficiente?

Per quanto riguarda la condivisione oggi ci viene incontro la tecnologia: abbrevia i tempi e facilita ogni processo di scambio di informazioni.

Per quanto riguarda la qualità dell’operatività, occorre valorizzare il lato umano: un’azienda che davvero vuol conseguire dei buoni risultati deve impegnarsi al fine di migliorare il rapporto tra i colleghi, al di là della mera produzione.

Fare squadra - concretamente - cosa significa

Come nello sport anche in azienda deve crearsi una squadra unita, che abbia la voglia di perseguire lo stesso obiettivo e che si impegni in ciò.

In una squadra ogni singolo individuo si impegna al fine di raggiungere l’obiettivo condiviso.

La squadra accoglie i nuovi arrivati e condivide le esperienze e l’azienda, dal canto suo, dà valore al gruppo creando un ambiente senza invidie e senza atteggiamenti egoistici.

Per questo è importante che i colleghi imparino a conoscersi anche fuori dall’ufficio, che possano chiacchierare davanti ad una birra. La convivialità favorisce la conoscenza, il confronto, quindi il lavoro del team. Un’azienda che favorisce l’unione tra i propri dipendenti è un’azienda che ha capito qual è la vera ricchezza del proprio team.

Competenze e professionalità vanno integrate alla capacità umana di relazionarsi come persone, non solo come colleghi/superiori/subordinati.

Dagli altri bisogna imparare, trovare supporto nelle difficoltà, avere spunti e confronti costruttivi.

Valorizzare ogni singolo membro della squadra

Per valorizzare un team bisogna anzitutto valorizzare il singolo.

Come? Mettendolo nelle condizioni di dare il meglio di sé nel’ambito in cui è maggiormente portato. Ognuno di noi ha delle attitudini ed una personalità, dei punti di forza che lo rendono perfetto per un determinato lavoro.

Un individuo valorizzato e motivato tenderà per natura ad essere generoso con gli altri membri del gruppo, quindi a condividere. Il team deve essere inteso come unione delle energie che ogni singolo individuo è disposto a mettere in gioco.

La psicologa Sarah Lewis dice: “più siamo in grado di mettere le persone nelle condizioni di esprimere appieno i propri punti di forza nel lavoro, più queste sapranno auto-motivarsi”.

E questo è esattamente ciò che fa il leader ovvero:

  • individua i punti di forza di ciascun membro del team
  • porta l’individuo a fare ciò per cui e maggiormente portato all’interno del team
  • mette alla prova l’individuo permettendogli di superare i propri limiti.

Portare ogni persona a fare ciò per cui è portata permette maggiore efficienza e riduzione del tempo, positività ed energia che si riversano sul lavoro di squadra.

Nella mio percorso professionale mi sono trovata più volte a “fare i conti” con il carattere delle persone.

Ricordo il periodo in cui lavoravo con una Content Specialist molto preparata ma molto timida, cosi timida che andava in imbarazzo anche quando doveva rapportarsi con il cliente al telefono per raccogliere informazioni e conoscere meglio il contesto su cui doveva lavorare. La sua timidezza era un limite per il lavoro che amava fare e per il quale era molto portata. Ma era giovane, aveva tutto il tempo per lavorare su quel limite e imparare a gestirlo se non addirittura a superarlo, sempre se ne avesse avuto modo. E io il modo lo trovai: la “obbligai” a tenere dei corsi di formazione sul content marketing e sull’importanza di trasferire un messaggio attraverso un contenuto di qualità. Erano corsi di una giornata, in location sempre diverse, ogni volta con 15-20 partecipanti.

Mi ha odiata per diverso tempo soprattutto all’inizio quando la assistevo ai corsi e le dicevo di parlare più lentamente, di non concentrarsi tanto sulle slide ma sui partecipanti, di non per spiegare l’argomento in sé ma di parlare ai corsisti, facendo esempi sui loro contesti.

Mi odiava ma io ero li a supportarla e lei non mollava, continuava a fare ciò che la metteva in difficoltà. Più passava il tempo, più faceva pratica, più diventava autonoma e si sentiva a suo agio quando parlava del suo lavoro davanti alle persone.

Un anno dopo ha tenuto uno speech davanti a centinaia di persone per presentare un suo case history. Quel giorno mi ha chiamata al telefono per ringraziarmi per averla spinta a superare la sua timidezza e il suo imbarazzo.

Elementi fondamentali per un team vincente

Un team è un insieme di persone con un obiettivo comune.

Per mettere insieme queste persone occorre saperle scegliere in base alle competenze ed alla capacità di lavorare in gruppo. Sembra banale ma non lo è. Non tutti sono in grado di condividere.

Dopo la condivisione è necessario saper costruire fiducia: i colleghi devono arrivare a fidarsi l’uno dell’altro.

Altro fattore da includere per il buon funzionamento di un gruppo è l’umorismo: è necessario che qualcuno sia dotato di una buona dose di umorismo affinché sia più piacevole lavorare insieme. L’umorismo riduce lo stress, aumenta la creatività, facilita la comunicazione e favorisce l’unione di squadra.

Fate però in modo che il vostro team sia formato anche da qualche persona più silenziosa per un buon equilibrio relazionale.

E non dimenticate l’elemento principale: affidare ad ogni persona il ruolo giusto.

Creare un team “vincente” è tutt’altro che facile, ma tenendo conto questi fattori si è già sulla buona strada.